Giappominkia e varie amenit' sul Giappone

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view post Posted on 20/7/2013, 10:01
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Mio fratello mi ha passato questo articolo e penso che sia utile diffonderlo: http://ilmegliodiinternet.it/giappominkia-e-giappone/

Condivido in pieno ogni cosa! E può essere una buona lettura introduttiva per chi non conosce bene la vera situazione giapponese. Da diffondere in giro nella speranza che la gente apra un po' gli occhi...
 
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Pazto
view post Posted on 20/7/2013, 14:56




Vecchio argomento, grandi verità.
 
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RA!N
view post Posted on 21/7/2013, 13:31




E' vero è un vecchio argomento, ma ultimamente merita di essere ritrattato perché la situazione è cambiata. Prima il Giappominkia era un semplice poser, ora è un fenomeno sociale di massa e chi ne fa parte è convinto di esserne estraneo e addirittura si considera superiore a chi, secondo loro, sarebbe veramente considerabile tale.

La cosa che più mi da fastidio è che questa gente ama TUTTO del Giappone e non conosce nulla. Gente del genere si veste Loli, Visual, Gal (non so se è il termine giusto), Ganguro, non ha un'identità, si diverte a vestirsi "come i Giapponesi". Ascolta tutto ciò che è giapponese (sempre la solita roba poi, mai che si interessassero a qualcosa più di "nicchia") ed ovviamente il K-POP, perchè?!

Potrei continuare per ore a dire cose che già si sanno, quindi mi fermo qui.
 
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Pazto
view post Posted on 21/7/2013, 15:01




Perchè? Perchè è "di moda", ecco perchè...
Ultimamente va di moda essere """"Otaku"""", leggi un fumetto? Sei un Otaku! Giochi ai videogame? Sei un Otaku! E come tale reputi il Giappone la cosa migliore al mondo, il cibo Giapponese è il migliore, la musica Giapponese è inarrivabile, i fumetti ed i cartoni sono solo quelli fatti dai Nipponici ecc.... E' molto triste come cosa...
Capisco il fastidio che provi, lo capisco davvero, sopratutto quando sento dire cose come "ah vorrei tanto vivere in Giappone" o "il Giappone è il posto migliore al mondo" con tanta superficialità...
Forse anni fa era una cosa più di nicchia, effettivamente il fenomeno sta dilagando.
 
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embryo6
view post Posted on 22/7/2013, 20:01




Sono d'accordo con voi; ho sempre diffidato di frasi del tipo "amo tutto quello che viene dal Giappone", perché sono sinonimo di superficialità. Tra l'altro la cosa buffa è che la parola otaku, che in Giappone ha un valore dispregiativo, viene utilizzata con orgoglio dagli appassionati occidentali. Il che dimostra appunto una poca conoscenza della società giapponese.

C'è però da dire che queste passioni onnivore si manifestano più che altro in età adolescienziale, e col senno di poi direi che sono più che comprensibili. E' normale che un adolescente non abbia la razionalità e i punti di vista di un adulto.

E comunque provate a vedere il bicchiere mezzo pieno: un "invasato" del Giappone (o di qualsiasi altro paese) è pur sempre meglio di uno xenofobo che odia a priori determinati paesi. Una passione, se pur superficiale, è comunque sintomo di apertura mentale.

In altre parole: un "otaku" occidentale potrà anche sembrare stupido o buffo, ma è sicuramente meglio di quella gente che non è in grado di distinguere giapponesi, cinesi, o coreani, o che li chiama musi gialli, o che pensa che tutto quello che venga da questi paesi siano delle porcherie.
 
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RA!N
view post Posted on 23/7/2013, 11:11




Non credo ci sia passione o apertura mentale dietro. Nei Giappominkia di qualche anno fa era così, perché come ho detto era comunque un fenomeno di nicchia ed una tappa obbligatoria verso il Nipponismo, ora come ora è alla portata di tutti.

Dal boom degli Emo le mode alternative attraggono molti giovani conformisti che vogliono poter dire "FCUK THE SISTEM!" e ricordiamoci che quegli Emo non avevano idea di cosa l'Emo fosse realmente, per questo dico che non per forza dietro dev'esserci passione o un'apertura mentale, ma solo puro conformismo.

Anni fa, quando iniziai ad interessarmi al Giappone c'era comunque una costante ricerca, mentre ora si conosce solo ciò che è superficiale e nulla, dico nulla, della storia.

Inoltre spesso questa gente ha in simpatia cinesi e coreani soltanto perché sono simili ai Giapponesi, ma se li paragoni guai a te, gli altri sono tutte m***e (asatici compresi), quindi la xenofobia c'è eccome.
 
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view post Posted on 23/7/2013, 11:59
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CITAZIONE (embryo6 @ 22/7/2013, 21:01) 
E comunque provate a vedere il bicchiere mezzo pieno: un "invasato" del Giappone (o di qualsiasi altro paese) è pur sempre meglio di uno xenofobo che odia a priori determinati paesi. Una passione, se pur superficiale, è comunque sintomo di apertura mentale.

Ehh guarda, sarebbe bello se fosse così e per fortuna a volte qualcuno aperto lo si trova, però ho notato anche io che la stragrande maggioranza ragiona in modo estremista, sostenendo che tutto ciò che non è giapponese è inferiore. Alla fine il giappominkia è identico a true metaller che sostiene che tutto ciò che non è puro metal fa schifo (sabato ero a un festival metal gratuito a Bergamo -tra l'altro, mi sono visto i Grave Digger gratis :D - e ho avuto il "piacere" di ascoltare i proclami del cantante degli Elvenking... affermazioni veramente tristi e imbarazzanti).

La passione è una cosa bella, il fanatismo invece è dannoso.

Purtroppo, dall'altro lato, esistono pure quelli che odiano e disprezzano qualsiasi popolo asiatico così, per partito preso. In effetti non so cosa possa essere considerato peggio, se l'odio rivolto a un determinato popolo o zona del mondo oppure un'amore cieco verso un unica nazione disprezzando tutto il resto. wavetowel2

A volte per fortuna qualcuno cresce e supera questa fase...
 
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~Axel~
view post Posted on 4/8/2013, 22:20




CITAZIONE (RA!N @ 23/7/2013, 12:11) 
Inoltre spesso questa gente ha in simpatia cinesi e coreani soltanto perché sono simili ai Giapponesi, ma se li paragoni guai a te, gli altri sono tutte m***e (asatici compresi), quindi la xenofobia c'è eccome.

Per non parlare dell'ignoranza sulla tensione fra Coreani e Giapponesi in generale e il razzismo reciproco.

Ad ogni modo è vero che il fenomeno oggi è molto diffuso, ma credo sia anche colpa di tutte quelle manifestazioni che "pubblicizzano" la cosa.
Se ami i manga allora ami gli anime allora ami i cosplay allora ami il cibo giapponese. E' quasi impensabile che ti piaccia magari un solo autore, un fumetto, un cartone e non I MANGA, GLI ANIME.
Se ascolti musica giapponese è perché guardi anime e hai sentito le sigle etc. etc.
Personalmente ho un forte pregiudizio sugli anime che sto imparando ad appianare negli anni, ma mi ha sempre urtato essere accorpata ai fanatici di queste cose. Ho smesso di comprare manga al ginnasio e ho seguito alcuni anime solo durante le medie.

Quante volte si trovano le fiere manga-cosplay-anime e peggio ancora J-POP, J-ROCK-KPOP come fosse un tutt'uno indivisibile?
Io stessa ascolto stabilmente ormai da uno-due anni alcuni gruppi kpop e ho scoperto più recentemente grazie a Mine di Jaejoong, quanta gente proviene dal fandom jrock... ma secondo me PS Company (e simili) e Johnny's sono bene o male sulla stessa lunghezza d'onda e dalla Johnny's al kpop il passo e breve.
Dopo tutto anche il jrock è stato ampliamente diffuso come "gruppi di bei ragazzi generalmente truccati e dal look accattivante" (più tonnellate di fanservice ambiguo, di cui il kpop fa ampio uso tanto che Gackt sembra nulla a confronto), piuttosto che per la musica in sé.
E il pop è orecchiabile, un po' come il pop-rock, perciò mi sono arresa al fatto che mi è possibile ascoltare kpop (più o meno)

Ma i giappominkia, che pure si stanno iniziando a confondere con i fanatici del kpop (non so se esiste un termine), hanno in più l'idea che sia estremamente "fico" e "giapponese" appartenere a una sottocultura mal vista anche in patria.
Sì è vero girando per Tokyo trovi Closet Child, Baby (<3), e tutti i negozi lolita che pui desiderare (e come sono belli), puoi incontrare lolite e tutte le varietà di mode giapponesi, ma c'è anche chi sostiene che Tokyo non è Giappone.
Trovo ridicola l'ignoranza sul cibo che fà vendere e comprare ramen in scatola a peso d'oro come se fosse un cibo di grandissima qualità e ricercatezza, o che porta a convincersi che i giapponesi si ingozzano di sushi ignorando la favolosa varietà di piatti caldi e cotti che hanno.
E' dannosa anche quella mentalità superficiale che rende Akihabara il posto più bello del mondo solo perché vi sono sale gioco che occupano palazzi interi. Peccato che lì dentro ragazzi e ragazze si rovinano la vita e buttano i soldi non meno che in qualsiasi altra sala gioco. (Per non parlare dei ragazzi che monopolizzano i giochi tipo Street Fighter... <_< )


Certo è buono amare un Paese straniero piuttosto che odiarlo, ma amarne uno e per questo disprezzarne altri no.
Inoltre un amore cieco che non ammette di vedere difetti è molto fragile oltre che superficiale, perché basandosi sull'ignoranza fa sì che una qualsiasi informazione qualora non corrispondesse alle proprie aspettative, potrebbe far mutare l'amore in disprezzo dovuto alla delusione.
La storia del Giappone invece è molto interessante, come gli avvenimenti che lo hanno accompagnato dall'apertura all'Occidente in poi, e tutto, forse soprattutto ciò che è espressione artistica, riflette un modo di vivere quella storia, quel cambiamento, quell'incontro e le paure, le speranze, il fascino subito dall'esterno, l'amore per la priopria cultura...
Per curiosità mi sono trovata a studiare storia del teatro giapponese ed è stato molto simpatico scorpire che ad esempio lo stesso teatro Kabuki che comunemente consideriamo classico/di classe è stato in realtà visto agli inizi come un movimento artistico popolare nuovo e di grande rottura con la tradizione aristocratica del Noh. E questo per me ha dato più significato alla scelta di Miyavi di lavorare con i Kavki Boyz e di fare determinate canzoni utilizzando certi vestiti e riferimenti.
Penso che avere una mente aperta si riflette ancora più cercare di conoscere meglio ciò che si pensa di amare, perché proprio grazie a maggiori informazioni lo si può amare di più e il fenomeno giappominkia mi fa un po' di tristezza.

Grazie per l'articolo Bisso.
 
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embryo6
view post Posted on 7/8/2013, 08:07




CITAZIONE (~Axel~ @ 4/8/2013, 23:20) 
Per non parlare dell'ignoranza sulla tensione fra Coreani e Giapponesi in generale e il razzismo reciproco.

Beh, quest'aspetto è un po' delicato è secondo me è molto difficile da generalizzare...
Sicuramente ci sono delle tensioni che si sono trascinate per motivi storici (così come tra Giappone e Cina), ma c'è anche da dire che negli ultimi anni c'è stata una certa apertura mentale reciproca.
In questo caso la musica, il cinema, e l'arte in generale è servita a fare da ponte tra le due nazioni: ormai la musica e il cinema coreano hanno conquistato un loro angolino fisso nei negozi giapponesi, in televisione trasmettono drama coreani, e così via. Ci sono anche diverse collaborazioni tra attori e registi coreani e giapponesi.
Per non parlare del lato culinario: in Giappone si trovano tantissimi ristoranti (e ingredienti) coreani. E ovviamente questo influisce anche sui flussi turistici: in molti negozi di Seoul (perlomeno al centro), il personale parla giapponese per accogliere i numerosi turisti.
Insomma, direi che la situazione non è messa così male... se poi parliamo di tensioni fra i governi, questo è un altro paio di maniche. Per me governi e cittadini sono due cose completamente separate. E lo stesso discorso si può applicare a Giappone e Cina: ancora oggi ci sono tensioni tra i governi per rivendicare la "proprietà" di alcune isole, o idiozie simili, ma allo stesso tempo ci sono molti giapponesi e cinesi che apprezzano le reciproche culture e non si lasciano fare il lavaggio del cervello dagli "stati padroni".

CITAZIONE (~Axel~ @ 4/8/2013, 23:20) 
Sì è vero girando per Tokyo trovi Closet Child, Baby (<3), e tutti i negozi lolita che pui desiderare (e come sono belli), puoi incontrare lolite e tutte le varietà di mode giapponesi, ma c'è anche chi sostiene che Tokyo non è Giappone.

Diciamo che è anche una questione di età e di conseguenti interessi... arriva il momento in cui certe cose non interessano più e ti lasciano indifferenti, e si comincia a focalizzarsi su aspetti più adulti di una società. In altre parole: va bene stravedere per la "popolazione" di Harajuku finché sei un/a ragazzino/a, un po' più preoccupante quando si comincia ad avere qualche annetto in più :rolleyes:
Riguardo all'ultima affermazione: sì, per me Tokyo è Giappone (non vedo perché non dovrebbe esserlo, visto che ne rappresenta comunque diversi aspetti), ma Harajuku è solo il Giappone degli adolescenti (e nemmeno tutti), così come Akihabara è solo il Giappone degli otaku... stranieri compresi...

CITAZIONE (~Axel~ @ 4/8/2013, 23:20) 
Trovo ridicola l'ignoranza sul cibo che fà vendere e comprare ramen in scatola a peso d'oro come se fosse un cibo di grandissima qualità e ricercatezza, o che porta a convincersi che i giapponesi si ingozzano di sushi ignorando la favolosa varietà di piatti caldi e cotti che hanno.

Amen :) per non parlare della cucina regionale...
L'ignoranza (nel senso buono) sulla cucina giapponese e l'altrettanto grande varietà che propone meriterebbe un discorso a parte.
 
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XectX
view post Posted on 7/8/2013, 13:00




L'articolo è interessante, avete già scritto quasi tutto quel che avevo da dire. In particolar modo mi trovo d'accordo con:

CITAZIONE
C'è però da dire che queste passioni onnivore si manifestano più che altro in età adolescienziale, e col senno di poi direi che sono più che comprensibili. E' normale che un adolescente non abbia la razionalità e i punti di vista di un adulto.

Un comportamento adolescenziale in un adulto verrebbe considerato "patologico" indipendentemente dalla sua natura, è vero che ogni caso è a sé, ma in generale tutti storciamo il naso quando vediamo un/una cinquantenne con i capelli blu elettrico che non si comporta decisamente da adulto.


Il rendere "superiore in assoluto" è sintomo di ignoranza, vero, ma soprattutto di superficialità che è riconducibile proprio alla carenza di "razionalità e punti di vista di un adulto". Come dicevate già, questo è giusto lo schema che segue questo genere di fenomeni, quindi anche quello degli Emo o dei True Metaller, di cui abbiamo fatto esperienza.


Vorrei aggiungere solo una cosa: questi fenomeni li abbiamo visti qui in Italia, non so quanto negli altri paesi, ma giurerei che in posti come UK o USA siano drasticamente più rari. In poche parole vedo in queste ondate di "amanti ciechi di qualcosa" un riflesso del crescente disprezzo verso il nostro paese e la nostra nazione. Nonostante io non sia nazionalista la cosa mi dispiace parecchio, perché abbiamo davvero tanto qui da noi, ma è trascurato e misconosciuto all'estremo.
 
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view post Posted on 9/8/2013, 08:33
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CITAZIONE (XectX @ 7/8/2013, 14:00) 
Vorrei aggiungere solo una cosa: questi fenomeni li abbiamo visti qui in Italia, non so quanto negli altri paesi, ma giurerei che in posti come UK o USA siano drasticamente più rari.

Mah guarda, il fenomeno purtroppo non è legato all'Italia ma è esteso nel mondo. Credo sia uno dei lati negativi della facilità di accesso all'informazione. Se usata male può paradossalmente portare ancora più ignoranza.
Nel caso degli USA il discorso mi pare ancora peggiore, perché se da un lato ci sono i maniaci del Giappone, che lo amano ciecamente ritenendolo superiore a tutto il resto, dall'altro ci sono tanti che ancora pensano che lo tsunami di due anni fa sia stato una punizione/vendetta fin troppo leggera per ciò che accadde a Pearl Harbor... Due estremi che portano il valore della civiltà umana ai livelli più bassi...

CITAZIONE (embryo6 @ 7/8/2013, 09:07) 
Diciamo che è anche una questione di età e di conseguenti interessi... arriva il momento in cui certe cose non interessano più e ti lasciano indifferenti, e si comincia a focalizzarsi su aspetti più adulti di una società. In altre parole: va bene stravedere per la "popolazione" di Harajuku finché sei un/a ragazzino/a, un po' più preoccupante quando si comincia ad avere qualche annetto in più :rolleyes:
Riguardo all'ultima affermazione: sì, per me Tokyo è Giappone (non vedo perché non dovrebbe esserlo, visto che ne rappresenta comunque diversi aspetti), ma Harajuku è solo il Giappone degli adolescenti (e nemmeno tutti), così come Akihabara è solo il Giappone degli otaku... stranieri compresi...

Non credo sia una questione di età. Insomma, mi sembra triste pensare che i giovani possano essere interessati alle cose più varie mentre gli adulti debbano per forza conformarsi a uno standard, eliminando quello che interessava loro un tempo. Se uno era un appassionato di videogame, o di anime, o di manga, perché non può esserlo da adulto? Quindi i videogame, gli anime, i manga o tanti altri interessi sono da considerare come "cose da ragazzini"? Se uno ama la musica deve smettere di interessarsene una volta giunta una certa età? Io credo che la cosa importante sia maturare, ma che non sia necessario gettare via i propri interessi. Ridimensionarli forse, perché le responsabilità aumentano per ciascuno di noi ogni anno che passa, certo, ma ci si può ancora appassionare a un anime o a qualsiasi altra cosa pur essendo adulti. Bello schifo altrimenti...

Quindi, ad esempio. per me Akihabara può ancora essere interessante se si è appassionati di elettronica pur avendo superato una certa età.

La società adulta giapponese si basa su un modello repressivo degli interessi del singolo ed è anche per questo che esiste il fenomeno degli otaku e simili (e parlo degli otaku giapponesi, non dei poverini occidentali che si definisco "otaku" con orgoglio...), ma dovrebe esistere una via di mezzo tra il fanatico e colui che rifiuta ogni interesse per dedicarsi esclusivamente al lavoro (ciò che il Giappone richiede a ogni individuo una volta finita l'università...)! Perché vivere sempre e solo di estremi? Il mio concetto di libertà è completamente slegato da questi canoni e cerca di andare oltre. Accettare le responsabilità ed essere parte della società pur cercando di mantenere i propri interessi e le proprie passioni.

Spero vivamente, pur nutrendo una certa paura, di rileggere queste mie affermazioni tra 10 anni senza doverle smentire. Sarebbe davvero triste altrimenti.

Piccolo aneddoto, una cosa che mi diede parecchio fastidio e mi lasciò abbastanza perplesso: due anni fa, parlavo con un gruppetto di donne giapponesi e dicevo loro che mi piaceva la musica giapponese; mi hanno poi chiesto se leggevo i manga e io ho detto che non li leggevo più da anni, ma che li leggevo alle superiori; ma quando ho detto che avevo letto Love Hina, loro sono partite con il solito "heeee??" e mi hanno definito "otaku"... Lì per lì mi sono messo a ridere e ho detto che non lo ero, ma continuo ancora oggi a ripensarci. Insomma, la ritengo una cosa abbastanza offensiva. Perché si deve essere etichettati solo perché si ha letto un fumetto come Love Hina? Tra l'altro, mi è capitato di rileggerlo l'anno scorso dopo anni e anni e, beh, mi è piaciuto come la prima volta che lo lessi. Davvero non riesco a capire perché la gente debba essere così chiusa, limitata e soggetta al pensiero comune.
 
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