Shake Hand (L.O.X.)

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embryo6
view post Posted on 16/1/2014, 22:42




Per dare un po' di movimento al Forum ho pensato di rispolverare qualche classico, partendo da questo disco che ho recentemente riascoltato dopo tanto tempo.

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Shake Hand viene pubblicato il 25 maggio del 1990, da una band denominata L.O.X. (il cui significato mi è ancora ignoto) e pubblicato per la S-E-X Records. In realtà questo curioso progetto è ideato da Yoshiki, che qui si presenta in "incognito" (il viso nel libretto del cd è volutamente coperto da pixel colorati) con il nome 白鳥麗 (Shiratori Rei), e accompagnato da 6 diversi vocalist, tra cui il compagno d'avventure - e di merende :lol: - Toshi.
Sul retro del cd non c'è una foto per Yoshiki, ma è invece rappresentato da un disegno in stile shojo manga.

La opener Hell Or Heaven è veloce e grezza, figlia del thrash metal anni '80, ed è cantata dal chitarrista Naoki.
Si prosegue con la più melodica Daydream, primo brano cantato da Toshi. Un pezzo piuttosto atipico se paragonato agli X dell'epoca, e in cui Toshi comincia a dimostrare di essere un cantante versatile anche fuori dall'ambito della musica metal.
Si torna su ritmi più aggressivi con Light And Shadow, con chitarre pesanti, parti vocali grezze e dove Yoshiki può scatenare il suo classico stile di batteria veloce e in doppia cassa.
Jungle è forse il brano più divertente del disco: come suggerisce il titolo contiene sonorità, ritmi e percussioni "tribali" sapientemente mischiati con intermezzi rock blues anni '70.
Blaze Woman è il brano più lungo dell'album (oltre 7 minuti), molto accattivante e orecchiabile, con un cantanto particolarmente acuto e che si presta molto al pezzo, caratterizzato da un bell'intermezzo lento e melodico per poi sfociare in un finale acceleratissimo.
Con Tragedy Of M torna Toshi alla voce, un brano sicuramente più veloce e aggressivo di Daydream, e che ha molti punti in comune con la musica degli X di quel periodo.
Conclude questo particolare disco Mirror In The Black, che presenta un'intro lenta e melodica, per poi ritornare sui ritmi thrash con cui l'album era cominciato.

Per concludere: "solo" 7 brani per una durata totale di 36 minuti e mezzo scarsi, ma va bene così! Il disco risulta piacevole e divertente al punto giusto, senza troppi fronzoli ma non banale o monotono, grazie anche all'alternanza di diversi vocalist.
Si sente (e si vede) che si tratta di un esperimento che Yoshiki ha fatto per divertirsi, in un momento in cui gli X stavano acquisendo sempre più popolarità (cronologicamente è uscito tra Blue Blood e Jealousy); inoltre ha anche una certa importanza "storica", visto che si tratta del primo progetto di Yoshiki esterno agli X, seppur sempre legato all'ambiente rock & metal.
Un "must" per tutti i veri fans degli X, da ascoltare assolutamente!

P.S. il logo sul retro del cd è composto da un L formata da un serpente, una O formata da una scimmietta, e una X formata da un'arpia. Anche il significato di questi 3 elementi rimane per me un mistero!

01. Hell Or Heaven (voce: NAOKI, musica: NAOKI)
02. Day Dream (voce: TOSHI, musica: NAOKI)
03. Light And Shadow (voce: ISHIYA, musica: NAOKI)
04. Jungle (voce: KOH , musica: ACT)
05. Blaze Woman (voce: RANKO, musica: ACT)
06. Tragedy Of M (voce: TOSHI, musica: ACT)
07. Mirror In The Black (voce: BUTAMAN, musica: NAOKI)

Batteria: 白鳥麗 (Yoshiki), Chitarra: NAOKI, Basso: ACT.
 
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view post Posted on 19/1/2014, 12:15
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Weird Electronic & Experimental Japanese Noise!!

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Disco veramente bello, una cosa che purtroppo Yoshiki ora non rifarebbe piu'...
L.O.X. sta per Lip Cream / Orange / X, ovvero le band delle tre menti che hanno dato vita al progetto (Naoki, Act, Yoshiki). ^^
Comunque lo sai che Ranko e' una donna vero? Era la cantante degli Sperma, poi purtroppo morta nel '97 per cancro...

A Tokyo in uno dei Disk Union ho visto questo disco (e anche quello degli Sperma tra l'altro) nella sezione 'indies artists'.

Ascolto consigliato a tutti coloro che apprezzano il sound grezzo giaponese anni '80.
 
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embryo6
view post Posted on 19/1/2014, 12:42




Oh, grazie per avermi svelato il "mistero" del nome... è proprio vero... non si finisce mai di imparare, ha ha! :P

Non ero sicuro che Ranko fosse una donna, diciamo che ascoltando la sua voce particolarmente acuta (ed essendo il titolo del brano "Blaze Woman") lo avevo sospettato... mi dispiace che sia morta prematuramente di cancro.

Beh, essendo un disco autoprodotto direi che la catalogazione sotto "indies artists" sia corretta. Ma che tu sappia sono stati pubblicati altri album sotto questa label?
 
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view post Posted on 19/1/2014, 18:49
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Weird Electronic & Experimental Japanese Noise!!

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Sì, ne sono stati pubblicati altri. La S-E-X Records è da considerarsi identica alla Sunshine Sherbert Records (compare infatti anch'essa sul retro-copertina di Shake Hand). Quello che non sapevo e che ho scoperto qualche minuto fa è che dietro la S-E-X/Sunshine Sherber c'è lo stesso individuo che gestiva la Wechselbalg Records (G-Schmitt, Auto-Mod, Sodom, Sadie Sads, ...)! E ci sono ben altre due label gestite dallo stesso tizio! :woot: E poi se non sbaglio la Wechselbalg era una sussidiaria della Telegraph (altra etichetta decisamente interessante che ha rilasciato i lavori assurdi di gente come Amaryllis, Katra Turana, Pablo Picasso e tanti altri), quindi a questo punto avrebbe gestito pure quella?! Mmm, dovrò informarmi.

Comunque, per quello che so sotto questa label sono usciti anche dischi di Tetsu-Arrey, Kikeiji, Nickey & The Warriors, The Continental Kids (Ranko è stata anche in questa band come bassista) e di Masami, il vecchio cantante dei Ghoul. Potrebbero esserci anche altre band, ma le mie conoscenze si fermano qui.

A proposito di Masami: originariamente il progetto si chiamava Masami & LOX, con quindi Masami alla voce. Esiste una registrazione di un live di fine anni '80 che è stata inclusa in un raro box commemorativo di Masami, ma purtroppo non ne sono mai venuto in possesso... Nell'89 Masami è entrato in coma per morire qualche anno dopo, quindi i L.O.X. sono diventati un progetto multi-vocalist e infine è stato inciso Shake Hand.
 
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RA!N
view post Posted on 19/1/2014, 20:30




Questo topic mi ha fatto ricredere sull'esito di questo forum, mi ha colpito che un topic del genere non fosse ancora stato aperto e questo mi fa pensare che magari ci sono molti altri argomenti "ovvi" di cui ancora non si è parlato.

Detto questo, mi rendo anche conto che forse non era così ovvio visto che anch'io dovevo finire di ascoltarlo. E' stato un ascolto piacevole, non ho gridato al capolavoro, ma l'ho apprezzato abbastanza, molto interessanti tutti i ricollegamenti con i vari artisti/band e soprattutto il fatto che Yoshiki si sia fatto chiamare "bell'uccello bianco" ahahah.

P.S. Bisso mi fai paura, ma quanti nomi conosci? Certo che se si tratta di musica affine con questo progetto non mi sono mai interessato più di tanto, ma mi sono sentito un ignorante ahah.
 
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embryo6
view post Posted on 20/1/2014, 11:42




Per l'esattezza, "shiratori" significa cigno (che di fatto è un uccello bianco, ok :rolleyes: ) ma mi risulta che sia anche un cognome abbastanza comune.

CITAZIONE (RA!N @ 19/1/2014, 20:30) 
Questo topic mi ha fatto ricredere sull'esito di questo forum, mi ha colpito che un topic del genere non fosse ancora stato aperto e questo mi fa pensare che magari ci sono molti altri argomenti "ovvi" di cui ancora non si è parlato.

Il punto (sul quale insisto da molto tempo) è proprio questo...
I membri degli X Japan hanno lavorato su tantissimi progetti e pubblicato una quantità enorme di lavori, nel corso della loro carriera... eppure molti di questi lavori sono conosciuti solo da una minima parte di fans. E chi magari li conosce di nome, non ha mai avuto l'occasione (o l'interesse) di ascoltarli.
Per me è un vero peccato, perché da ogni singolo disco si riesce sempre a ricavare delle informazioni sulla loro evoluzione artistica: io li vedo come dei "tasselli" che insieme forniscono una visione completa della band.
Inoltre, andando a spulciare i dettagli di ogni singolo album (proprio come piace a me) si scoprono innumerevoli aneddoti interessanti, che aiutano a fornire una visuale più ampia sul panorama musicale giapponese (e non)... e perché no, anche a scoprire artisti meritevoli di cui non eravamo a conoscenza (vecchi e nuovi).
Ignorare tutto questo patrimonio musicale, a mio avviso, è un vero e proprio peccato mortale.
Ovviamente questo "lavoro" di ricerca e di analisi richiede tempo, voglia ed energia, ma del resto sono proprio queste componenti che caratterizzano una passione... giusto?
Per questo motivo rimango perplesso quando la gente si incazza perché negli ultimi anni gli X Japan non sono più così attivi, e magari non sono nemmeno a conoscenza di tutti i loro vecchi lavori... e per me "conoscere" un album significa averlo ascoltato più volte e con attenzione... non un ascolto distratto sul lettore mp3 sul treno o in metropolitana...
In generale non comprendo questa necessità della "novità" a tutti i costi, salvo poi ignorare il passato e lasciare tutto nel dimenticatoio dopo poco tempo.
E permettetemi una provocazione... io sono convinto che sui vari gruppi Facebook che ora vanno molto di moda non siano molte le persone
interessate a discutere di tutto questo... non si tratta di essere elitari, si tratta solo di evidenziare la realtà dei fatti.
Guardate ad esempio quante informazioni ha fornito in questo topic Bisso (il nostro indie expert :B): ): che poi possano interessare o meno è un altro discorso, ma perlomeno ora ne siamo a conoscenza.
 
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5 replies since 16/1/2014, 22:42   3119 views
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