Dagli X agli X JAPAN

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~Axel~
view post Posted on 19/10/2017, 09:21




Ecco la seconda parte della biografia aggiornata del gruppo. A breve sarà di nuovo disponibile la prima parte, che riguarda gli inizi del gruppo da indie fino all’esordio come major nella CBS Sony. La biografia scritta nel 2008 resterà a disposizione in Archivio qualora si volesse confrontare con questa, ma non verrà più aggiornata. La terza parte verrà pubblicata a breve e riguarderà gli anni dall’annuncio della Reunion in poi, come brevemente accennato alla fine.

ANTEFATTO


Nel 1987 gli X avevano raggiunto la formazione che è a tutti nota (in foto nell'ordine):
~ TAIJI SAWADA alias TAIJI ~ TOMOAKI ISHIZUKA alias PATA ~ YOSHIKI HAYASHI alias YOSHIKI ~ TOSHIMITSU DEYAMA alias Toshi ~ HIDETO MATSUMOTO alias HIDE ~


Con questa formazione fecero uscire il loro primo album “Vanishing Vision”, sotto l’etichetta indipendente di Yoshiki, la Extasy Records.
Il loro successo fu enorme, entrarono persino nella Oricon Chart, e furono messi sotto contratto dalla CBS Sony, con la quale il 21 Aprile 1989, fecero uscire il loro secondo Album: “Blue Blood”. Destinato ad essere un altro grande successo, è stato, a detta di molti, il loro migliore album...

GLI X: DA BLUE BLOOD AGLI X JAPAN


In seguito all’uscita di “Blue Blood”, in stesso autunno, gli X iniziarono il : “Rose and Blood Tour”.
Il 23 Novembre, Yoshiki svenne durante uno dei concerti a causa di esaurimento (distonia indotta del sistema neuro-circolatorio). Si sospese quindi l’intero tour che riprese solo nel Febbraio 1990.
In seguito Yoshiki si recò a Los Angeles per registrare “Stab me in the back” e altre tracce che progettava di far uscire con gli X, ma di nuovo svenne e questa volta gli fu diagnosticata un’ernia del disco.
Ciò nonostante, dopo pochi giorni di riposo riprese a registrare altre tracce meno faticose di “Stab me in the back”. Risale a quel periodo il Demo Tape di “Art of Life”, che comunque non fu diffuso.
Col nuovo anno bisognava far uscire un nuovo album e così gli altri membri degli X si recarono a Los Angeles per registrare la loro terza pubblicazione: “Jealousy”, che fu rilasciato il 1 Giugno 1991.
La fama degli X era ormai consolidata e se “Blue Blood” era riuscito ad arrivare al 6 posto della Oricon Chart, benché fosse il loro album d’esordio come major , “Jealousy” saltò subito in prima posizione, una conquista che sembrava incredibile, ma gli X avevano già abituato i loro fan e i media a riuscire nell’incredibile. Le scene di panico dei fan eccitati e i record di vendita mai visti prima, provavano che gli X erano conosciuti, amati, seguiti. E quindi potevano tentare l’ennesima impresa impossibile.
Il 23 Agosto 1991 gli X, nel corso del “Violence in Jealousy Tour”, tennero il loro primo concerto al TOYO DOME. Altri artisti stranieri prima di loro avevano suonato li, ma mai un artista giapponese.
Furono i primi giapponesi ad osare riempire i 50 000 posti del Dome.
Sempre nel 1991, il 29 Ottobre al Nippon Budokan, si tenne il penultimo Extasy Summit, a cui parteciparono con loro, i vari artisti rock prodotti dalla Extasy Records fra cui ricordiamo LUNA SEA e Tokyo Yankees.
Era ancora in corso il “Violence in Jealousy Tour” quando Yoshiki svenne dalla fatica il 24 Ottobre, ma in questo caso fu cancellata una sola data, quella del concerto del giorno dopo.
Infine l’8 Dicembre suonarono all’ NHK Hall nel concerto intitolato “X with Orchestra”, in cui presentarono le loro canzoni accompagnati da un’orchestra dal vivo.
Il 1992 fu un anno cruciale nella storia del gruppo.
Da un lato gli X continuavano a consolidare la loro fama, dall’altro, all’interno del gruppo la situazione andava deteriorandosi.
Eventi non chiari, in generale attribuiti a divergenze artistiche e caratteriali, ma forse anche di natura diversa a giudicare dalle dichiarazioni di Yoshiki contenute nel documentario We are X, acuirono il conflitto fra Taiji e Yoshiki. Si preparava una nuova separazione, ma questa volta senza ritorno.
Il 5, 6 e 7 Gennaio, con i tre concerti consecutivi del “Tokyo Dome Three Days”, gli X segnarono un nuovo record. Ma chiusero anche un periodo della loro carriera.
Furono infatti questi gli ultimi concerti in cui Taiji suonò con loro.
La sua ultima esibizione, quella del 7 Gennaio, è stata filmata e poi rilasciata nel video: “On the Verge of Destruction”.
Il 31 Gennaio, durante la trasmissione Music Station, con un video messaggio, Toshi annunciò ufficialmente l’abbandono degli X da parte di Taiji.
L’abbandono di Taiji sconvolse parecchio i fan, e segnò la fine degli X.
Lo stile rock che aveva caratterizzato i primi tre album del gruppo in seguito sarebbe stato ridimensionato, arricchito per certi versi, ammorbidito per altri. Due stili diversi. Molti fan degli X JAPAN hanno continuato a rimpiangere Taiji e il vecchio stile degli X, anche dopo l’arrivo di Heath. E spesso sono sorti paragoni fra i due bassisti e i due gruppi. In realtà è difficile paragonare due band che hanno molto in comune ma altrettanto di diverso.

NASCONO GLI X JAPAN


Dopo l’allontanamento di Taiji, anche la CBS Sony abbandonò gli X non rinnovandogli il contratto.
Fortunatamente furono presto scritturati dalla Atlantic Records, tramite la MMG (poi Warner Music Japan).
Nell’Agosto 1992, due furono i fatti importanti per la storia del gruppo: Hiroshi Morie, alias Heath, si unì a loro come nuovo bassista; e il gruppo cambiò il proprio nome in X JAPAN.


(Nell’ordine: Pata, Heath, Toshi, Hide, Yoshiki)


Avevano infatti scoperto che a Los Angeles, USA, esisteva e operava già un gruppo punk-rock chiamato X. Data la proposta della Warner di uscire a livello mondiale con l'album successivo, dovettero cambiare nome e scelsero X JAPAN.
Le pressioni per questo debutto e le difficoltà linguistico-culturali furono tali però che non se ne fece più nulla.
Rimandata l’uscita di un nuovo album, per mancanza di entusiasmo del gruppo, il 25 Agosto 1993 uscì solo un mini album: “Art of Life”.
Costituito da una singola traccia della durata di quasi mezz’ora e dal testo intenso, interamente in inglese, questo mini album fondeva musica classica (in parte è stata composta basandosi sulla Sinfonia nº 8 di Schubert) e musica rock.
Alcuni l'hanno paragonata a Stairway to Heaven, indubbiamente è uno dei loro gioielli musicali.
La canzone era stata già presentata al pubblico l’anno precedente, il 30 Luglio, al Nippon Budokan.
Essendo un pezzo molto impegnativo, è stata suonata raramente: due volte in occasione dei concerti del 30 e 31 Dicembre 1993, intitolati, data la lunga assenza del gruppo dalle scene: “X JAPAN Returns”; e infine in occasione dei concerti della Reunion “X JAPAN ~I.V.~ Towards Destruction ” a Marzo 2008. Sebbene in tale occasione sia stata suddivisa in due parti, la prima eseguita in chiusura della prima serata (conclusasi con lo svenimento di Yoshiki), la seconda a fine della terza serata.


Proprio nei concerti di fine anno del 1993, per la prima volta i membri del gruppo appaiono con un immagine diversa, non più creste e capelli a spazzola. Il loro aspetto è, per certi versi, più sobrio. Da allora il cambio di look sarà sempre più drastico, arrivando in pratica a togliere la componente estetica del visual. Con l'unica eccezione di Hide che manterrà sempre uno stile appariscente e unico rispetto al resto del gruppo.
Ma “Art of Life” a parte, era ormai dal 1991 che il gruppo non faceva uscire nuove canzoni, e per sopperire alla mancanza di introiti dovuti alla mancanza di un nuovo album, vennero fatti uscire numerosi prodotti con il marchio X JAPAN: corsetti, preservativi, poster, plettri...
Nel periodo 1993-1996 i vari membri del gruppo si dedicarono ai propri progetti solisti, e così uscirono: il primo album solista di Hide “Hide your face”, l’album di Toshi “Made in Heaven”, l’album di Pata “PATA first solo album”…


Parallelamente ai loro progetti solisti, registrarono e fecero uscire vari singoli anche come X JAPAN: “Tears” (10 Novembre 1993), “Longing ~togireta melody~” (1 Agosto 1995), “Longing ~Setsubou no Yoru~” (11 Dicembre 1995), “Dahlia” (2 Febbraio 1996), “Forever Love” (8 Luglio 1996), “Crucify my Love” (26 Agosto 1996).
E ogni anno tornarono a suonare al Tokyo Dome, in particolare a Capodanno, come per i due concerti intitolati “Aoi Yoru” (30 Dicembre 1994) e “Shiroi Yoru” (31 Dicembre 1994).


LA FINE DEGLI X JAPAN


Nel Novembre del 1995 iniziò quello che si sarebbe rivelato in seguito, l’ultimo tour degli X JAPAN, il “Dahlia Tour”. Durante questo tour, il 13 Marzo, riaffiorò l’ernia di Yoshiki che svenne nel retropalco, anche in questo caso ci fu una temporanea sospensione del tour.
Infine il 4 Novembre 1996 uscì il tanto atteso album “Dahlia”, che però conteneva al suo interno ben cinque dei sei singoli rilasciati nel contempo e che è stato fino ad ora, il loro ultimo album pubblicato.
Da ricordare che i cinque singoli “Tears”, “Longing ~togireta melody~”, “Forever Love”, “Dahlia” e “Rusty Nail”, raggiunsero tutti la prima posizione dei singoli più venduti nella Oricon Chart.
Nel frattempo era ripreso il “Dahlia Tour ”, e si stava per concludere con i due concerti di fine anno intitolati “Dahlia Tour Final”.
Fu intorno a quel periodo che Toshi iniziò a sentirsi soffocato dalla sua attività nel gruppo e nell’aprile del 1997 ne prese le distanze adducendo come ragioni la sua differente posizione musicale e religiosa.
Era infatti entrato a far parte di un gruppo religioso, rivelatosi poi vera e propria setta, che non vedeva di buon occhio la sua presenza negli X JAPAN e gli fece un lavaggio del cervello.
Questa volta non sarebbe bastato un cambio di cantante per lasciare intatto il gruppo. Fin dall’inizio, anzi ancor prima dell’inizio, la vera anima del gruppo era costituita dal binomio: Toshi - Yoshiki.
Negli anni si erano susseguiti vari membri nel gruppo. Loro ne erano la costante. Loro avevano fondato il gruppo e loro ora lo avrebbero sciolto.
Il 22 Settembre 1997 gli X JAPAN tennero una conferenza stampa in cui, per bocca di Yoshiki, leader del gruppo, dichiararono ufficialmente lo scioglimento del gruppo: “[...] X JAPAN wa kaisan shimasu”. Un annuncio sofferto, come è evidente dal tremore nella sua voce, accolto con altrettanto dolore dai fan.
Ma nonostante lo scioglimento, venne annunciato un ultimo concerto d’addio. Ancora una volta insieme, ancora una volta al Tokyo Dome, per l’ultimo capodanno.

31 DICEMBRE 1997: IL LAST LIVE


Con il “Last Live”, il 31 Dicembre 1997 si chiude la storia degli X JAPAN.
Molti sono quelli che dicono che proprio il “Last Live” sia stato il loro concerto più bello. Di sicuro è il più sentito. E’ impossibile rimanere impassibili davanti ai loro volti ora allegri, ora arrabbiati, ora tristi, ora felici... un concerto in cui è stato detto molto più delle parole di Toshi al microfono, in cui non si vede un gruppo musicale, ma un gruppo di amici, scosso da rancore e tristezza. Persone un tempo felici di suonare assieme, ormai divise e paradossalmente unite dai sentimenti legati a questa divisione. E’ la fine di una fase della loro vita e l’inizio di qualcosa di nuovo.


Toshi, divenuto membro della setta religiosa di Masaya, si dedicherà alla musica New Age e rilassante, per curare i cuori afflitti della gente.
Heath e Pata formeranno i Dope HEADz, Pata suonerà anche con Hide in vari suoi concerti.
Hide, continuerà la sua carriera da solista, tornando come solista al Tokyo Dome, l’unico fra loro che lo abbia fatto. La sua popolarità era assoluta.
Anche Yoshiki si dedicherà ai suoi progetti da solista.

DOPO LO SCIOGLIMENTO


In realtà né Yoshiki né Hide si erano rassegnati alla fine degli X JAPAN e stavano progettando di riformare il gruppo anche senza Toshi. Lo riconferma Yoshiki nel documentario We are X, dichiarando di essere stato alla ricerca di un nuovo cantante. Si era pensato anche a Hide stesso. Questo progetto avrebbe dovuto trovare la luce nel 2000, ma non poté mai essere messo in atto.

Il 2 Maggio 1998 Hide fu trovato morto nella sua stanza.
Dopo anni di confusione sull’accaduto, ora attribuito a incidente, ora dato per suicidio, Yoshiki ha dichiarato in We are X che ritiene si sia trattato di incidente probabilmente legato a ubriachezza, lo attribuisce a una fatalità.
Il dato di fatto, terribile, fu però solo uno, Hide era morto. Una delle figure più rappresentative del rock giapponese non c’era più, icona forse per milioni lasciò un grande vuoto sulla scena.
Il 7 Maggio si tennero i funerali, la partecipazione fu elevatissima, la stima fu di almeno 50 000 persone, e molte furono ricoverate o dovettero ricevere pronto soccorso a causa di malesseri da stanchezza o per aver tentato il suicidio. Tre ragazze si suicidarono in effeti, dopo aver saputo la notizia, emulando la morte di Hide.
Yoshiki si trovava a Los Angeles quando ricevette la notizia per telefono, e come viene raccontato nella sua biografia, tornò subito in Giappone senza ancora aver realizzato l’accaduto.
Il suo discorso al funerale, mormorato fra le lacrime, fu toccante: In esso ricordò come Hide fosse stato per lui un punto di riferimento, un fratello minore, un fratello maggiore, un grande amico.


Durante i funerali i restanti membri degli X JAPAN suonarono “Forever Love”, dedicandola a Hide. In realtà nel video si sente chiaramente la voce di Toshi strozzata e spezzata, si vede Yoshiki al pianoforte suonare in lacrime con tensione quasi a fatica e con accenti rabbiosi; mentre Heath e Pata restano semplicemente appoggiati ai loro strumenti, probabilmente vinti dall’emozione.
Ed è pensando a ciò che è ancora più malinconico ricordare le lacrime di commozione di Hide durante “Forever Love” nel “Last Live”.
“Forever Love”, la canzone che Junichiro Koizumi, ex primo ministro giapponese, successivamente, dichiarerà essere la più bella canzone scritta mai da un giapponese.
Una canzone che sembra abbia assunto un significato particolare nell’ultimo periodo degli X JAPAN essendo l’ultima canzone che hanno suonato assieme tutti e cinque.
Subito dopo il “Last Live” infatti ebbero un ultima apparizione televisiva in cui la eseguirono.
Le ceneri di Hide furono portate negli Stati Uniti e sparse sulla spiaggia di Los Angeles, Santa Monica Bay, un posto che lui amava molto. Ma è a Miura Reien, vicino Tokyo, che si trova la sua tomba, e lì ancora oggi i fan da tutto il mondo, gli portano regali, ed è possibile lasciare messaggi e disegni in un libro vicino alla tomba.


Tutti i membri del gruppo furono fortemente segnati da questo lutto.
Yoshiki, oppresso dai media, tornò a Los Angeles, forse anche per stare più vicino al suo amico, e passò un periodo piuttosto duro che lo portò a stare lontano dalle scene fino al 2002 quando decise di tornare con il suo nuovo progetto musicale VIOLET UK.

IL RITORNO SULLE SCENE


Yoshiki e Toshi non si incontrarono né contattarono più dopo il funerale di Hide, fino al 2006-2007.
Intorno a quel periodo riemersero voci circa l’intenzione di riunire il gruppo.
Toshi, che era stato convinto dalla setta a lasciare gli X JAPAN in quanto entità maligna e spiritualmente dannosa per lui, non avrebbe voluto partecipare. Ma vennero offerti molti soldi e la setta lo esortò a incontrare Yoshiki a Los Angeles.
Il 21 Marzo 2007 Toshi pubblica un post sul suo blog ufficiale, in cui racconta dell’incontro con Yoshiki. Quest’ultimo gli aveva fatto ascoltare e provare una nuova canzone, scritta anni prima in memoria del loro amico comune. “Una canzone dice molto più di milioni di parole”, così aveva detto Yoshiki alla fine.
Bisognerebbe riportare parola per parola ciò che Toshi ha scritto a riguardo, perché è davvero toccante (quindi vi invito a leggerlo QUI).
Nel recente documentario We are X, Toshi ha fornito ulteriori dettagli riguardo ai legami che questo incontro aveva rispetto alle direttive della setta da cui era stato soggiogato, confermando come proprio la musica di Yoshiki fu il primo tassello verso la riconciliazione fra i due e la sua personale graduale liberazione dagli indottrinamenti passati.
E’ la prima volta dallo scioglimento, che si accenna all’inizio di una nuova collaborazione fra Toshi e Yoshiki.

CONTINUA…

Nella terza, e per ora ultima parte:
Gli X JAPAN si riformano e tornano nel loro tempio ideale, il Tokyo Dome, a Marzo 2008.
Negli anni successivi fra vicende alterne, la loro carriera si evolve, la formazione muta arrivando ad accogliere Sugizo, e si aprono nuovamente la strada verso un debutto internazionale.
Il sogno del bambino e poi adolescente di Chiba, quello che prese forma guardando i KISS al Budokan, è oggi un sogno amato nel mondo e gradualmente più conosciuto, tanto incredibile e folle da aver invogliato a produrre il documentario ora in promozione per tutto il mondo: We are X.
Con i concerti al Madison Square Garden e la Wembley Arena, gli X JAPAN hanno iniziato a mostrare al mondo il potenziale incredibile della loro musica oltre le barriere linguistiche.
 
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